Un anno e mezzo fa circa, Kevin Hinkle dell’LCE Team ci ha comunicato una curiosità che aveva saputo dai suoi colleghi del dipartimento Materials and R&D (Research and Development): il motivo per cui il colore LEGO® “beige” (che in gergo chiamiamo “tan”, come nei paesi anglosassoni) ha come nome ufficiale “Brick Yellow” (letteralmente “giallo mattone”)… è un nome un po’ strano perché generalmente ai mattoni si associa il “rosso” (che comunque propriamente rosso non è). Se ci si ferma a ragionare, ci si rende conto che esistono tantissimi edifici costruiti con mattoni “gialli” che in realtà propriamente gialli non sono, così come appunto non sono realmente rossi quelli che definiamo rossi. E questo anche in Italia, non serve andare in Danimarca dove sono comunque probabilmente più diffusi.

Questo nome risale all’introduzione dei mattoncini Modulex (1963), mattoncini con una palette di colori più attenuati rispetto a quelli LEGO “normali” perché indirizzati a un pubblico di architetti che dovrebbero usarli come strumento professionale. Tornerò presto a parlare più diffusamente del sistema Modulex, quello che importa ora è che tra questi colori ce n’erano due chiamati “Brick Yellow” (codice colore: 005) e “Brick Red” (codice colore: 004) (o meglio, i loro corrispettivi danesi “Tegl Gul” e “Tegl Rød” perché allora l’inglese non era ancora la lingua ufficiale LEGO).
Il “Brick Red” è quello che tutti noi ci aspetteremmo, il tipico “rosso mattone” (che in ambito Modulex oggi chiamiamo “Terracotta”), mentre il “Brick Yellow” invece è appunto quello che è il normale “tan” di oggi. Siccome i mattoncini Modulex venivano usati dagli architetti per progettare edifici, entrambi i colori erano stati pensati per poter riprodurre fedelmente i muri a mattoni delle case.
Il “Brick Yellow” uscì presto dall’ambito Modulex (ambito in cui oggi, curiosamente, oggi viene invece chiamato “Buff”, un altro sinonimo/sfumatura del beige) cominciando a essere usato internamente per costruire statue a LEGOLAND e non solo, senza essere destinato al pubblico. Negli anni 90 finalmente il tan inizia a essere inserito nei set in vendita e oggi è uno dei colori più popolari (in realtà si può notare in questo interessante album Flickr che il colore sia stato usato anche in pezzi composti Fabuland e DUPLO fin dal 1981).
Il “Brick Red” invece (purtroppo!) non ha goduto di ugual fortuna. Non sono mai infatti stati prodotti mattoncini “normali” di questo colore (quello in foto è solo un prototipo Bayer 7xC) e il suo utilizzo al di fuori del’ambito Modulex è stato limitato a una manciata di pezzi Fabuland, qualche testa sempre Fabuland e qualche pezzo DUPLO, tutti realizzati tra il 1979 e il 1991. Su BrickLink potete trovare la lista quasi completa (non include le teste). Dopodiché il colore è “morto” e oggi tale rimane. A causa di questo suo utilizzo nel tema Fabuland, il termine che si usa su BrickLink oggi per definire questo colore è “Fabuland Brown”.
Se avete un occhio di falco potrete notare come nell’immagine i mattoncini Modulex più vecchi (quelli con la scritta LEGO sullo stud, i più a sinistra nella foto) abbiano in realtà una sfumatura lievemente diversa. Ma gli altri (quelli con la M sullo stud) sono identici agli altri pezzi.

Alcuni esempi di mattoni “Brick Yellow” reali, direttamente da Billund: