Il castello giallo… non solo giallo

Qualche anno fa lessi su BrickJournal (USA) n. 8 una meravigliosa intervista a cura di Megan Rothrock ai designer Daniel August Krentz e Niels Milan Pedersen. Daniel Krentz era il designer del castello giallo (375, del 1978) e nell’intervista rivelava che in realtà avrebbe voluto realizzarlo in tan (beige) o in grigio scuro, ma che allora questi colori erano riservati ai costruttori di LEGOLAND e così lo fece giallo. Ovviamente la prima cosa che mi venne in mente, a quel punto, fu che ora si sarebbe sicuramente potuto costruire in tan e che prima o poi ne avrei costruito uno. In fondo il 375 è il mio set preferito.

Ovviamente non ero stato né l’unico né il primo ad avere questa idea. Nel 2012 un castello tan era stato proposto su LEGO Ideas (ebbe inspiegabilmente solo 148 voti) e qualcuno ci aveva pensato ancora prima, nel 2004. Infine, sempre nel 2004, qualcuno aveva deciso di costruirne uno grigio chiaro e scuro.

Naturalmente questo non mi ha fermato dal volerne realizzare uno anch’io e avendolo finalmente fatto parlerò qui brevemente dell’esperienza, sia dal lato costruttivo che dal lato reperimento pezzi/costi.

Oltre a sostituire il giallo con il tan ho deciso di sostituire il rosso del ponte, della finestra della torre e del portone con il reddish brown e di cambiare il nero delle travi delle torri con il dark brown. Ho invece mantenuto le passerelle lungo i muri in light (bluish) grey e le baseplate in verde. Per le baseplate avevo valutato se passare al marrone o al tan, ma per il marrone (reddish brown) non esistono baseplate più piccole della 32×32 (e avrei perso l’apertura del castello) mentre per il tan le baseplate più piccole esistono, ma mi sembrava facesse troppo “effetto deserto”. Quindi sono rimasto con il verde originale. Ho resistito alla tentazione di apportare delle modifiche sostanziali al set (come per esempio l’aggiunta di uno strato di plate (o tile!) marroni sulle baseplate all’interno del castello… Una versione moderna può essere l’idea per un altro progetto, ma l’idea di questo è di costruire lo stesso castello in colori realistici.

Per quanto riguarda il tan, avevo già la stragrande maggioranza dei pezzi normali (archi inclusi, le nuove versioni), ma mi mancavano quelli particolari, cioè gli slope 2x2x3, normali e angolari. Questi due pezzi furono usati per la prima volta (in giallo) proprio nel castello giallo e oggi esistono in tanti colori, tan incluso (o il progetto sarebbe morto sul nascere); il problema è che in tan sono apparsi in pochissimi set… e quello angolare mai in set destinati alla vendita, solo in rari omaggi di LEGOLAND del 2008 e del 2010. Alla fine quelli normali li ho pagati 1,41 euro l’uno, mentre quelli angolari, ben 5 sterline l’uno. In tan ho dovuto prendere anche i brick modificati 1x1x2 per agganciare il portone, ma per fortuna quelli sono più diffusi.

Gli ultimi pezzi tan particolari (che pensavo, sbagliando, sarebbero stati semplici da trovare) erano i brick hinge 1×4, per aprire le quattro ali del castello. Ne servono otto e alla fine ho dovuto prenderli usati pagandoli una sterlina l’uno perché nuovi si trovano solo in bundle da 30x o 50x e/o a prezzi molto più alti. E comprare i due pezzi separati (molto meno diffusi) pure costava parecchio. Purtroppo anche questi sono pezzi che non si vedono in commercio da quasi 10 anni, essendo apparsi principalmente in alcuni set di Harry Potter e alcuni dei primi Star Wars. Fortunatamente, anche se usati, i pezzi erano in condizioni perfette.

Come ho detto, il ponte lo volevo fare marrone… o meglio, reddish brown essendo la versione di marrone più diffusa ora. Ammetto di aver saccheggiato la mia nave Maersk per i fence 3633 (e 3815, le finestre laterali della torre principale)… è l’unico set in cui quei fence appaiono in reddish brown. Ma il vero problema è sorto con i plate modificati 2×3 con il buco (3176). In reddish brown non sono mai stati inseriti in nessun set e li vende (non disponibili in Italia) solo un negoziante americano a più di 7 dollari l’uno. Ho ripiegato allora sul vecchio marrone e li ho presi usati a 6,56 euro l’uno, sperando fossero in buone condizioni (lo erano, praticamente nuovi).

Ultima spesa “folle”, il portone sul retro. Le porte usate nel set reale (3644) sono fuori produzione da quasi 10 anni e comunque non sono mai state realizzate in nessuna versione di marrone. Dopo aver provato tutti i tipi di porte simili che avevo (e che non avevo), il risultato è stato che l’unico pezzo sensato sarebbe stato l’1x4x8 curvato sopra, in vecchio marrone (niente reddish brown, non esiste), anche se questo implicava la modifica strutturale di spostare l’apertura del portone dall’interno all’esterno. Anche questi due li ho dovuti prendere usati perché su BrickLink ce n’era solo uno nuovo in Minnesota. Per fortuna anche questi sono arrivati come nuovi (2 sterline l’uno).

Ultima sostituzione, la finestra della torre principale, costruita in origine con 6 finestrelle 1×1 classiche senza vetro. Queste naturalmente non sono mai state disponibili in colori diversi da rosso, nero, giallo e bianco e quindi le ho sostituite con 6 headlight reddish brown, girati al contrario, per simulare le aperture quadrate dell’originale. Disclaimer: questa sostituzione e/o la precedente sono state adottate anche da chi ha realizzato il suo modello di castello tan prima di me.

Dovevo poi ricostruire il meccanismo di apertura del ponte levatoio. Ho usato il filo originale (possiedo due castelli gialli originali, ma con i pezzi di uno ho costruito uno dei modelli alternativi senza ponte levatoio) e ho ricostruito la carrucola con alcuni pezzi Technic.

Ecco le foto delle fasi di costruzione del castello:

Per quanto riguarda la popolazione del castello ho agito con più libertà, usando la minifig classica uscita quest’anno e un paio di cavalieri moderni (con la versione avanzata del cavallo moderno, quello progettato da Niels Milan Pedersen per il primo castello grigio del 1984, il 6080). E ci ho aggiunto il re classico della serie 13 delle minifig collezionabili perché… leggete la sua descrizione ufficiale:

Il regno del re classico è appena iniziato. Ancora non ha molte terre o tesori, e nemmeno un piccolo villaggio da governare, ma ha già assunto quattordici cavalieri coraggiosi e leali e, lavorando assieme, hanno costruito un bel castello d’oro. È dotato di merli, di una bandiera, di un ponte levatoio e tutto il resto!

Creare un regno nuovo di zecca non è facile, ma il re classico ha tantissime idee. Immagina che un giorno il mondo sarà pieno di castelli e fortezze, locande e foreste. E forse avrà anche cavalli per i suoi cavalieri… anche se per il momento dovranno costruire i propri destrieri!

Non so chi sia il genio che l’ha scritta, ma direi che dà a questo re piena cittadinanza nel castello giallo (o tan).

Non ho applicato adesivi (nemmeno rifatti) perché andrebbero riprogettati graficamente, quelli originali erano chiaramente concepiti per funzionare abbinati al giallo e sul tan stonerebbero. Per cui, almeno per ora, questo castello non ha adesivi, né bandiera…

Concludo dicendo che aver ricostruito il set in tan ha confermato il mio giudizio sul set: bellissimo allora, bellissimo ora.

Gallery

Note

  • L’intervista di cui parlo all’inizio è stata tradotta su BrickJournal Italia n. 3 (anche su mio insistente suggerimento!).
  • Non sono solo gli slope 2x2x3 ad aver debuttato nel castello giallo originale, bensì tutte le armi (spada, scure e lancia), gli scudi, gli elmetti, i “panciotti” delle minifig e persino la baseplate 16×32 e la carrucola (uscite anche in altri set del 1978).
  • Ho effettuato altri cambiamenti minori ovvi e obbligatori a cui non ho accennato, come il passaggio dai brick round con stud pieno originali a quelli con stud vuoto attuali e dagli slope 45 1×2 con fondo vuoto a quelli normali. BrickLink indica comunque queste varianti come pezzi alternativi usati anche nel set originale.

Pubblicato da

Francesco

AFOL. ItLUG Ambassador. LEGO®‎ history geek.

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